Regione Lombardia ha aggiornato le informazioni relative alla nota con la quale il Ministero della Salute, anche al fine di tutelare il benessere degli animali, ha accettato l’introduzione in Italia di animali da compagnia, movimentati al seguito di rifugiati, non conformi alla normativa comunitaria vigente e provenienti da un Paese extra CE collocato in un’area geografica a rischio rabbia.

Dall’inizio del 2021 ad oggi, dei 543 casi totali di rabbia notificati in Europa al Rabies Bulletin Europe, 397 sono stati riportati in Ucraina: 265 in animali domestici (di cui n=109 nei cani e n=130 nei gatti) e 132 in animali selvatici). (https://www.who-rabies-bulletin.org/site-page/queries).

Ciò premesso, considerato il rischio sanitario connesso con le movimentazioni di animali da compagnia dall’Ucraina, l’ingresso in Regione Lombardia di tali animali (segnatamente cani, gatti, furetti) deve essere prontamente comunicato ai Dipartimenti Veterinari competenti territorialmente per i conseguenti provvedimenti quali identificazione/lettura del microchip, iscrizione in anagrafe animali d’affezione, vaccinazione antirabbica, isolamento sotto sorveglianza ufficiale.

Si sottolinea che tutti gli interventi necessari per conformare ai requisiti del Regolamento (UE) 576/2013 gli animali da compagnia movimentati al seguito di cittadini dell’Ucraina verranno effettuati esclusivamente dai Servizi Veterinari regionali, secondo le indicazioni ministeriali.

A tale scopo, è stata predisposta specifica modulistica, allegata alla presente e destinata ai punti di ingresso dei profughi ucraini in Lombardia con le informazioni necessarie: specie animale, sesso, taglia, mantello, microchip (numero, presente o assente), luogo di detenzione, nominativo e contatti utili (telefono e/o e-mail) del detentore.

Relativamente ad animali d’affezione che dovessero essere giunti o giungere sul territorio regionale senza transitare presso i punti d’ingresso a seguito dei proprietari, ma ad esempio presi in carico da associazioni protezionistiche o volontari, si sottolinea l’ancora maggiore rischio sanitario per la Salute Pubblica.

Per tale ragione, coloro i quali, a vario titolo, siano a conoscenza di questa tipologia di ingressi, sono tenuti a darne pronta comunicazione ai Dipartimenti Veterinari competenti territorialmente che provvederanno ad eseguire tutti gli interventi necessari secondo le indicazioni ministeriali. Si raccomanda inoltre che questi animali osservino sin dal loro ingresso l’isolamento sanitario. L’eventuale smarrimento/furto, episodi di morsicatura a persone/animali, il decesso o cambio urgente di luogo di detenzione devono essere parimenti prontamente segnalati ai Dipartimenti Veterinari delle ATS.