Alla luce delle comunicazioni allegate (di cui si prega di prendere visione) trasmesse dal Ministero della Salute, da Regione Lombardia e da ATS Bergamo-Dipartimento Veterinario, si informano i Colleghi in merito alle corrette procedure cui attenersi nel caso venissero portati a visita animali d’affezione al seguito di rifugiati provenienti dall’Ucraina.

Come già ampiamente noto, il Ministero della Salute ha consentito l’introduzione in Italia di animali da compagnia al seguito di cittadini provenienti dall’Ucraina senza la preventiva richiesta e di conseguenza il rilascio dell’autorizzazione prevista dalla normativa comunitaria. Questa deroga eccezionale concessa dal Ministero della Salute vale solo ed esclusivamente per gli animali da compagnia movimentati al seguito di cittadini ucraini. Si invitano  i colleghi, in occasione di eventuale richiesta di accertamenti sanitari su animali da compagnia al seguito di rifugiati provenienti dall’Ucraina, ad informare tempestivamente il Dipartimento Veterinario per l’esecuzione di tutti gli interventi necessari previsti dalla normativa comunitaria (es. applicazione microchip, vaccinazione antirabbica) e dalla nota del Ministero della Salute.

Ai sensi di quanto sopra esposto, si informa che i cani ed i gatti già identificati dal Servizio Veterinario Pubblico, saranno riconoscibili anche in quanto dovranno essere accompagnati dal “verbale di sequestro cautelativo sanitario disposto secondo le misure eccezionali per l’ingresso nella UE di animali da compagnia movimentati al seguito di rifugiati provenienti dall’Ucraina” redatto in tre lingue (italiano, inglese, ucraino in caratteri cirillici), di cui si allega il facsimile. Ovviamente l’assenza di tale documento rappresenta elemento sufficiente per effettuare la segnalazione al Dipartimento Veterinario.

Potrebbero invece risultare ritardi nel completamento dell’iscrizione degli animali in Anagrafe Animali d’Affezione in quanto questa è subordinata alla concessione del codice fiscale al proprietario, rilasciato dalla Prefettura. Quindi potrebbe accadere che gli animali risultino regolarmente dotati di microchip, ma non risultino ancora registrati in Anagrafe.

Dal punto di vista sanitario si ricorda che oltre al rischio potenziale di infezione da virus della rabbia, ancora presente sul territorio dell’Ucraina, è segnalata una moderata prevalenza di infestazione da Echinococcus multilocularis e Echinococcus granulosus, per cui è bene considerare l’opportunità di comprendere, oltre alle comuni profilassi antiparassitarie endectocide, anche un trattamento tenicida.

I numeri di telefono da contattare per informare il Dipartimento Veterinario dell’ATS di Bergamo sono:

035/2270735 – 035/2270686.

E-mail: direzione.dpv@ats-bg.it